Oxford. A Nicolò Crisafi il premio Senior Paget Toynbee

nicolo crisafi

Lo studente di dottorato in lingua moderna Nicolò Crisafi ha ricevuto il premio Senior Paget Toynbee 2017 per il suo saggio “Riscattare la totalità dell’esperienza amorosa nella settima cornice del Purgatorio”, con particolare riferimento ad un episodio nel Purgatorio di Dante.

Il premio viene assegnato annualmente ai migliori 2 saggi scritti da studenti laureati ad Oxford sulle opere del poeta Dante Alighieri (1265-1321), della antica lingua e letteratura francese o della antica lingua e letteratura provenzale; il premio è intitolato al dottor Paget Toynbee, ed è costituito da un premio di 1000 sterline. Per il suo saggio vincitore, Nicolò si è focalizzato su un episodio del Purgatorio dantesco “Il saggio esamina la terrazza del purgatorio dove il pellegrino incontra le anime dei lussuriosi, il cui destino è lasciare le proprie abitudini e le passioni terrene per intraprendere il viaggio verso il cielo. Io sostengo che il linguaggio figurativo del canto si oppone spesso a questa lettura morale. Di volta in volta, il testo non sottolinea le connotazioni spirituali di parole e metafore, ma il significato concreto che hanno sulla terra. Nella lingua di questi canti, l’amore, il corpo e il passato non vengono lasciati indietro e cancellati, ma rivendicati “.

Nicolò non è estraneo alla lingua ed alle opere di Dante, è infatti all’ultimo anno del suo dottorato di ricerca incentrato sulla figura del Divino Poeta con particolare attenzione alla sua Commedia. “La mia tesi assume come punto di partenza quella che io chiamo la trama principale di Dante”. La trama principale è la grande narrazione attraverso cui Dante, in varie fasi della sua vita e carriera letteraria, riscrive le sue esperienze passate da una nuova prospettiva. Sono interessato ai modi in cui la poesia si allontana da questa narrazione retrospettiva e si apre a modi alternativi di narrazione, attraverso paradossi, deviazioni e un’ansia sul futuro”.

Dopo il suo dottorato di ricerca, Nicolò spera di continuare ad insegnare e fare ricerca in letteratura, un tema che il pubblico non dovrebbe sottovalutare: “Il modo in cui si usano le parole e si raccontano le storie ha il potere di modellare il modo in cui si concepisce il mondo, la verità, agli altri. Come lettore e studioso, cerco di apprezzare e capire come i testi esercitino questo potere. Le domande che pongo nella mia ricerca riguardano le stesse questioni che sono all’avanguardia dei dibattiti odierni sulla verità e la narrativa, narrazioni in conflitto, autorità e autoritarismo, i cosiddetti fatti alternativi e la loro relazione con l’emozione. Essere un lettore più critico può essere una qualità fondamentale nella navigazione del mondo contemporaneo”.

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